Dal lettino al laptop: la protezione solare oggi si mette anche in salotto
Se sei nata prima del 2000, probabilmente anche tu hai almeno un ricordo dell' adolescenza in cui il mare sapeva di granite alla menta, lettini a righe e… olio. Non un olio qualsiasi, ma quello, iconico, trasparente, lucido. In spiaggia si andava per “prendere colore” e più tornavi a casa arrostita, più eri considerata fortunata. Altri tempi e tutto un altro tipo di consapevolezza.
Oggi la situazione è cambiata — e per fortuna.
Il sole: da alleato estivo a sorvegliato speciale
Non è che il sole sia diventato "più cattivo", ma la nostra pelle ha sempre avuto bisogno di protezione. Solo che adesso lo sappiamo. I raggi UVA e UVB non sono esattamente dei tipi socievoli: penetrano nella pelle, accelerano l’invecchiamento, e possono provocare danni anche importanti se non stiamo attentə E no, non solo al mare. Anche in città, al parco, al bar, perfino alla scrivania davanti al computer, perché i raggi UVA passano attraverso i vetri.
Anni ’90: olio, sabbia e... assenza di consapevolezza
Nessuna colpa. Nessuna crociata contro i miti del passato. I prodotti di quegli anni, come l’olio per il corpo (sì, anche quello famosissimo per bambini), erano usati con altre finalità e in un altro contesto. La pelle lucida piaceva, abbronzata ancora di più. Non si parlava ancora tanto di danni del sole, radicali liberi, SPF, fotoinvecchiamento o schermature ampie. E comunque, ognuno faceva il meglio che poteva con le informazioni disponibili.
Ma oggi abbiamo gli strumenti per scegliere consapevolmente.
SPF: tre lettere che salvano la pelle (letteralmente)
SPF sta per Sun Protection Factor, e indica quanto tempo puoi esporti al sole prima di scottarti rispetto a non usare nulla. Ma attenzione: non basta mettere "un po’ di crema" e poi dimenticarsene. Serve costanza, quantità giusta, riapplicazione frequente, e soprattutto scegliere un prodotto ad ampio spettro, che protegga sia dai raggi UVA che UVB.
Da alòlab, ad esempio, abbiamo scelto una Crema Viso SPF 50+, con protezione altissima ma dalla texture leggera, pensata per essere usata ogni giorno, anche in città. Contiene filtri fotostabili e ingredienti lenitivi come la calendula ma anche olio d'oliva e acido ialuronico, perfetti per mantenere la pelle protetta e idratata anche sotto il sole (o lo schermo del laptop).
Il mito dell'abbronzatura sana
L'abbronzatura è una risposta di difesa della pelle. Quando la melanina aumenta, non lo fa per renderci più belli, ma per provare a proteggerci. Quindi non c’è niente di “sano” in una scottatura, né tantomeno in un’abbronzatura presa senza filtri. Ma c’è una buona notizia: si può abbronzarsi anche con la protezione, basta solo un po’ più di pazienza e costanza.
Oggi si abbronza chi si prende cura di sé
Sì, l’estate è ancora quel tempo magico fatto di risate, tramonti, sabbia e odore di salsedine. Ma oggi ci prendiamo la libertà di viverla con più consapevolezza. Con una crema solare nel beauty e un po’ di ironia nel cuore.
Perché non dobbiamo tornare indietro, ma possiamo andare avanti, con stile (e SPF 50).